All’origine della storia, erano luoghi dalle forme monumentali: nella Roma degli Imperatori si costruivano come fulcro dello scambio in un tessuto urbano in costante movimento. Al loro interno si trovavano spazi dedicati all’otium, al pensiero libero e al rilassamento profondo, ma anche al “negotium” e agli affari: ecco come lo spirito, oltre al corpo, ne usciva rinvigorito.
C’è stato poi un tempo in cui le stazioni termali erano luoghi di villeggiatura, concepiti per eludere la vita quotidiana e cittadina. Sono i primi anni del Novecento, proprio quando Freud culla la psicoanalisi neonata e il Grande Gatsby si accinge a cavalcare gli spumeggianti Anni ’20. Un’epoca brillante, ma anche misteriosa e votata alla scoperta e allo studio di nuovi fenomeni. I vapori delle terme somigliano alle esalazioni della mente, che per la prima volta vengono analizzate per compiere il passaggio da “miracolo” a “fenomeno”.
Oggi, è il tempo in cui le terme e le spa sono un luogo di cura del corpo ma soprattutto dello spirito: ci si reca per dedicarsi una pausa, nel nome del benessere e della cura di sé. Galleggiano sospese, fra l’utile e il dilettevole. Una magnifica “sospensione”.